Carissimi,
E’ già passato un mese dal nostro arrivo in Burkina. Il caldo è ancora umido, quindi un po’ sgradevole, anche se non eccessivo. Per grazia di Dio, siamo in buona salute..
La casa che abbiamo affittata ci piace, è in buono stato, salvo qualche problema idraulico nei bagni. Ci sono molti alberi nel cortile, che si riempiono di uccelli la mattina presto.

La domenica 16 ott. una “première” ha radunato nella chiesa centrale delle Assemblee di Dio di Kaya tutte le chiese evangeliche della città per un culto in comune, in onore del Sig. Governatore della Provincia Ashanti del Ghana e del suo seguito, invitati a Kaya dalle autorità della Regione, e desideroso di andare al culto, essendo lui stesso un pastore evangelico. Era anche presente Madame la Gouverneur del Centro-Nord del Burkina, che ospitava il Governatore del Ghana.
Il presidente regionale delle Assemblee di Dio ha onorato un giovane pastore d’un'altra chiesa evangelica affidandogli la presidenza di tutto il culto, ed ha anche onorato suo “papà” Trapi affidandogli la predicazione, che ha fatta in inglese (per la delegazione del Ghana), tradotto in francese e in moré.
E’ stato un culto magnifico; si sentiva una presenza di Dio fantastica, tutti lodavano il Signore con tutto il cuore. Madame la Gouverneur, conosciuta come non cristiana, ha sorpreso tutti facendo un discorso che sembrava uscire da un cuore che ama il Signore e desidera seguirLo.

Siamo dunque ancora bloccati dentro Kaya (env. 50.000 abitanti), malgrado il nostro desiderio di percorrere le piste fino ai villaggi remoti, e malgrado la buona volontà del nostro autista che, questa volta, è nostro figlio Isaac, che abbiamo ritrovato con gioia. Siamo così limitati dal pessimo stato della macchina che ci ha imprestata il pastore. Ma presto si realizzeranno le promesse…

Nell’attesa, le 4 sere d’evangelizzazione fatte la settimana scorsa hanno portato frutto: una decina di bambini musulmani hanno dato il cuore a Gesù, ma bisogna pregare affinché i genitori li lasciano andare in chiesa. Stasera è la terza sera di altre 3 sere in un altro quartiere della città; siamo in pieno Ramadan, e quindi i musulmani sono nervosi, ma grazie a Dio tutto procede bene.
Fin qui 2 uomini e 2 bambini hanno dato la vita a Gesù.

Dal 14 ottobre è con noi il nostro fratello Mauro d’Angelo, presidente dell’Associazione “Congregacìon Casa de Juda” per la quale speriamo di potere aiutare i nostri fratelli qui, con dei pozzi artesiani, mulini a miglio, ed altro.
Nell’immediato, lui tornerà in Italia con un elenco e delle foto di bambini da adottare a distanza. Gli amatori possono prepararsi.

Un giovane pastore è venuto a trovarci, e la sua visita mi ha riportata 30 anni indietro: ero allora responsabile dell’orfanotrofio, e mi hanno portato due gemellino orfani di pochi mesi, in pessime condizioni: Alassane e Ousséni. Il primo, malgrado le nostre cure, non è sopravvissuto, ma Ousséni è vissuto, cresciuto, si è convertito, si è sposato, è diventato pastore, ed eccolo qui davanti a me! Che gioia!!
Non avrei mai immaginato che Dio ci preparava questa gioia di potere vedere, già su questa terra, i frutti delle nostre fatiche e delle nostre lacrime in questa nazione. Una tale gioia è fantastica!

Grazie con tutto il cuore a voi tutti che ci sostenete in preghiera, che ci incoraggiate, che avete quindi la vostra parte di queste benedizioni. Il Signore ve ne renderà secondo le Sue ricchezze.


Con tanto affetto, Umberto e Lisa.


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